Bentrovati amici smart!
Oggi parliamo di un dispositivo molto interessante, per chi come me ama la massima libertà di personalizzazione e configurazione, quando intende realizzare un server casalingo su misura. Sto parlando dello ZimaBoard.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire insieme cos’è ZimaBoard e come possiamo usarlo.
Negli ultimi mesi, in tanti mi avete chiesto quale mini PC acquistare per Home Assistant, con architettura x86/x64, da usare come alternativa più potente al tanto citato Raspberry Pi basato su ARM.
L’importanza di un dispositivo equilibrato
Partiamo dal presupposto che, secondo me, un dispositivo che deve fungere da HUB per la smart home e restare acceso 24 ore su 24 deve sicuramente essere prestante, o meglio, equilibrato al suo scopo, ma al contempo consumare il meno possibile, soprattutto quando è in idle, cioè a riposo.
Per questo motivo, preferisco sempre soluzioni embedded con architettura ARM, perché, oltre ad essere sufficientemente performanti, consumano molta meno energia rispetto ai MiniPC con architettura x86/x64.
Infatti, come avrete visto sino ad ora, nelle mie guide ho sempre puntato sul Raspberry Pi.
Quando scegliere un’alternativa più potente?
Bisogna però essere realisti e considerare che, per chi ha esigenze che vanno oltre Home Assistant e vuole utilizzare un solo dispositivo sia per gestire la smart home che per altri utilizzi, potrebbe essere più indicata una soluzione con maggiori risorse.
Spinto dalle vostre crescenti richieste, mi sono messo alla ricerca di un mini PC che fosse più prestante di un Raspberry Pi 4, privo di ventole, quindi con raffreddamento passivo, e, al tempo stesso, che consumasse poca energia, all'incirca quanto il Raspberry Pi 4.
Inoltre, ho cercato di selezionare un dispositivo specifico per questo genere di utilizzi, progettato appositamente per soluzioni come Home Assistant o progetti di server casalinghi.
Attenzione alla scelta del Mini PC per Home Assistant
Ci tengo a sottolineare questo aspetto, perché spesso vedo utenti comprare mini PC sovradimensionati, pensati per altri contesti e non idonei per restare accesi 24h su 24h, ma che vengono comunque utilizzati per Home Assistant o altri progetti.
Invece, è molto importante fare attenzione a questo aspetto quando scegliamo il dispositivo che farà da cuore alla nostra smart home.
Altrimenti, rischiamo di avere in casa un dispositivo sovradimensionato sia in termini di prestazioni che di consumo energetico, solo perché pensiamo che "più potente è, meglio è".
Attenzione, non sto dicendo che non possiamo usare qualsiasi PC o mini PC per Home Assistant, ma piuttosto che dobbiamo scegliere il dispositivo giusto per il contesto, ridimensionando prestazioni, costi, consumi e, perché no, anche fastidiosi e inutili ronzii di ventole.
La scelta: perché ZimaBoard?
Dopo varie ricerche e comparazioni in rete, ho deciso di optare per lo ZimaBoard.
ZimaBoard è un mini PC a scheda singola, meglio conosciuto come Single Board Computer (SBC), proprio come il Raspberry Pi, ma con architettura x86/x64 invece che ARM.
Caratteristiche principali di ZimaBoard
È stato progettato appositamente per progetti di server casalinghi di varia natura, quindi è una soluzione embedded perfetta per il nostro contesto.
In termini di capacità di elaborazione, rispetto al Raspberry Pi 4, lo ZimaBoard è decisamente più prestante e versatile, grazie al processore con architettura x86/64 e alla maggiore espandibilità.
Uno dei requisiti interessanti, che ho voluto fortemente tra i filtri di ricerca, è la totale assenza di ventole di raffreddamento.
Infatti, ZimaBoard, a differenza dei tanti mini PC in commercio, viene mantenuto a temperatura passivamente grazie al suo grande dissipatore posto sulla parte superiore.
Consumi energetici e prestazioni
Per quanto riguarda i consumi, ZimaBoard è alimentato tramite un alimentatore 12V a 3A, con una potenza massima di 36W. Ovviamente, per l'uso che ne faremo, non arriveremo mai a consumare tutta questa potenza. Teoricamente, il consumo per il nostro contesto dovrebbe attestarsi sui 6W in idle, cioè a riposo. Paragonandolo al Raspberry Pi 4, siamo lì, visto che quest'ultimo consuma circa 4-5W in idle per il nostro scopo. Non avendolo ancora provato personalmente, questa è una stima teorica basata sulle informazioni trovate in rete.
Potrò fornirvi dei dati più precisi solo dopo aver eseguito i miei test.
Specifiche tecniche e varianti disponibili
Il costo di questo concentrato di tecnologia varia dai 100 ai 200€, a seconda del modello scelto.
Infatti, ZimaBoard è disponibile in tre configurazioni di memoria RAM LPDDR4: un taglio da 2GB, 4GB e 8GB.
Tutti e tre i modelli montano un processore Intel Celeron N3450.
- Il modello da 2GB è un Dual Core.
- I modelli da 4 e 8GB sono Quad Core.
Tutti i modelli sono dotati di una scheda grafica integrata Intel® HD Graphics 500 e di una memoria di massa eMMC 5.1 da 32 GB, con a bordo preinstallato CasaOS, una versione di Debian Standard personalizzata per lo scopo.
Espandibilità e connettività
Va anche detto che, essendo a tutti gli effetti un computer con architettura x86/x64, è possibile installare qualsiasi altro sistema operativo Linux o anche Windows, proprio come un computer tradizionale.
Sul retro della scheda troviamo:
- Due slot SATA da 6.0 Gb/s, che ci permettono di collegare due dischi esterni per fare ciò che vogliamo, ad esempio, utilizzare lo Zimaboard come NAS, come MediaCenter o installare il sistema operativo che vogliamo direttamente su un disco SSD SATA al posto dell’eMMC onboard. Questo perché i dischi SSD SATA generalmente offrono prestazioni superiori in lettura e scrittura rispetto agli eMMC, migliorando così le prestazioni complessive del sistema.
Nella parte frontale troviamo:
- Due porte Ethernet da 1Gb/s
- Due porte USB A 3.0
- Una Mini-DisplayPort per collegare lo Zimaboard a un monitor (utile se il progetto lo richiede o se dobbiamo accedere al terminale in Local Access in caso di problemi di accesso in HeadLess) e, infine, l'ingresso per l'alimentatore da 12V.
Nella parte laterale troviamo:
- Uno slot PCIe che può tornare molto utile in tantissimi progetti. Ad esempio, con l'uso di appositi adattatori venduti separatamente, possiamo collegare dischi SSD NVMe, che sono decisamente più veloci degli SSD SATA, oppure possiamo inserire una scheda di rete a 10Gbit/s o amcora possiamo installare una GPU esterna.
Questo dispositivo, sulla carta, sembra davvero molto interessante, sia per la sua poliedricità che per la sue prestazioni. Per tale motivo, ho contattato personalmente IceWhale, società produttrice dello ZimaBoard, chiedendo di poter provare la versione 832, ossia quella con 8 GB di RAM e 32 GB di memoria di massa, e loro sono stati cosi gentili nel concedermelo.
Ma vediamo cosa c'è in confezione
Aprendo la confezione troviamo subito una lettera di ringraziamento di IceWhale e degli stickers che, per quanto non sia indispensabili, reputo un accortezza e un attenzione al cliente che molte azienda dovrebbero avere.
Alla sinistra troviamo la scatola contenente lo ZimaBoard, mentre a destra troviamo la scatola contenente l’alimentatore da 12V e gli adattatori per la spina dei vari paesi, tra cui quella italiana.
Infine troviamo un connettore SATA per collegare un disco a uno dei due slot disponibili. In aggiunta, come extra, cioè acquistabile separatamente, mi è stato inviato un connettore per un doppio SATA, utile per collegare due dischi ai due slot disponibili, ad esempjo in caso di un utilizzo NAS, e un adattatore da Mini DisplayPort a HDMI, che serve per collegare lo ZimaBoard a un monitor o a una TV.
Conclusioni e prossimi passi
Nei prossimi giorni inizierò i test per valutare le prestazioni, la stabilità, i consumi e le temperature di questo device.
Al termine dei miei test, come di consueto, realizzerò un video per parlarvene e mostrarvi come prepararlo ad Home Assistant, agganciandoci alle guide che ho già scritto e condiviso qui sul profilo per il Raspberry Pi. In questo modo, avrete a disposizione delle guide complete e la piena libertà di scegliere tra due opzioni valide: una con architettura ARM e l’altra con architettura x86/x64.
Bene per oggi è tutto, come sempre se vi fa piacere seguitemi per altri contenuti, attivate la campanellina e lasciate un like al video.